domenica 16 novembre 2008

Roma. Stefania Pierini di Carina Spurio


Roma 14 Novembre 2008 ore 16:00
di Carina Spurio
E’ stata presentata oggi a Roma la silloge di poesie "Silenziosi frutti "di Stefania Pierini presso l'antico "Caffè Della Pace" in Via Della Pace (vicino Piazza Navona). Ha introdotto e coordinato l’evento Ottaviano Di Peco, Presidente dell' "Accademia Della Fonte Meravigliosa" che ha commentato le tematiche presenti nelle poesie “assolutamente fuori dal coro come poche altre. La poetica di Stefania (come scrive Ottaviano Di Peco nella prefazione della raccolta poetica) è racchiusa nelle valve devi versi, quasi preziosità nella conchiglia, ed è piacevole la ricerca di certi significati che la difficoltà di trasferire dal pensiero al discorso, difficoltà che ben conosciamo se vogliamo fare poesia del nostro muto elucubrare, rendono enigmatici e sfuggevoli a chi non ponga attenzione allo scritto e , più ancora, a ciò che vi si cela. Nelle pagine dedicate alle considerazioni dell’autore Stefania si racconta così "I frutti di questo albero non sono silenziosi, così come usualmente si pensa al silenzio. I frutti di questa raccolta, anzi, vogliono gridare, spezzare, deflagrare. Sono frutti nati dalla gestazione silenziosa, quasi impercettibile, ma che si manifestano in tutta la loro forza e necessità espressiva, in un parto gravoso ma liberatorio. Sono figli di un tempo, per me, oscuro." Stefania, che nelle sue poesie difende colori e sentimenti propone un’ interpretazione trascendentale nella conclusione della sua opera poetica in cui si specchia la sua storia interna: "Spesso non so decifrare completamente le voci che sento e di cui scrivo quasi automaticamente e la poesia accede alla mia anima per vie a me stessa sconosciute, e si avvicina alla mia verità e per questo mi spaventa e mi commuove. "Nella presentazione della Silloge di Stefania Pierini, la poetessa teramana Carina Spurio, sottolinea la sensibilità dell’Io poetante che non si perde nei gorghi del tempo che fugge e divora ogni cosa ma si imprime nel verso nerissimo posto al centro delle pagine del libro, testimoniando il Tempo (in cui maturano silenziosi frutti) che assilla e preoccupa l’autrice più di quanto si possa immaginare e Tra gli spazi della memoria/ frutti rossi/ incolti/ punti negati/ immobili/ daranno vita a lunghi paragrafi/ trascritti di corsa in cui nascerà il senso che vivrà di vita propria nel groviglio di emozioni contenute nella scatola nera/ del tempo incolore/ che imbrattava l’anima/ con false lusinghe./
L’autrice, compie la sua metamorfosi nel verso, incontra i suoi demoni su labbra giovani umide di falsità innocenti, resiste alla tentazione, illumina lo spazio di un verso per rendere eterni quei silenziosi frutti/ non colti/ nella rincorsa./
Stefania, entra con passi silenziosi nella stanza del tempo, cammina tra le pieghe della sua anima, si trova nel regno della creazione che le restituisce le immagini riflesse di /ovvie verità/ e si lascia alle spalle il rimpianto, comprese le facce della realtà che non aveva mai visto prima. Nelle storie di carta si agita sempre un sospiro insieme al vortice delle umane passioni. Davanti alle nude verità il mondo tace ma continua a girare nella magia di un alito di vita, si nutre del sapore di un bacio mai dato, mentre gocce di cielo cadono nel vuoto nella luce del giorno in cui indietreggiano le ombre (dalla presentazione). I lettori dell'Accademia della Fonte Meravigliosa: Augusto Lofrich, Marcello Forti, Gabriella Montano e Marcella Gianfrilli hanno recitato le pooesie di Stefania Pierini.

In Copertina: “Sanguigno melograno”
Acquerello di Giampiero Pierini
(35x50) anno 2003
www.giampieropierini.com

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