sabato 26 luglio 2008

Il crepuscolo si arrende alla notte..................


Il crepuscolo si arrende alla notte. E' nera. Senza stelle. La Luna, nascosta tra la Terra e il Sole agita i fantasmi e l’aria profuma di nuovi destini legati in sottili fili di tenerezza."Non so se tu lo sai ma io non mi sento mai sola. Non credo più a nulla. Non ho più un pensiero. Osservo il mondo, lo esploro, cammino volando nel vuoto perdendo e ritrovando un senso al ricordo di un sogno. Spesso dietro il volto della vita non vedo niente e se colgo il mistero è per un attimo solo. Mi ubriaca la prima goccia di luce al mattino. Assaporo il piacere di essere ancora viva, spesso sorrido al vento che soffia tra i rami e le foglie, alle nuvole grigie e gialle, alla sensazione d'immenso che spesso non contiene suoni e parole."Questo, avrei voluto dirti di me, se il suono delle mie parole non si fosse perso in un niente! E quel niente è diventato un nuovo istante da cui ricominciare. Oltre il niente ci sono le anime, ci sei tu che in questo momento della storia mi vieni a cercare su paralleli lontani. So che prima non potevi vedermi, forse, mi sentivi. So che c'è qualcosa nei nostri risvegli. Nei silenzi. Nell'abisso delle nostre terre. Non voglio pensare al domani e tu vuoi fermare il tempo. Mi vuoi accanto. Tra i sibili della notte e gli umani errori, vuoi svegliarti al mattino con me accanto. Per me ogni notte ha le ali del vento e tra nuvole e cielo non voglio sapere da dove arrivi, né, dove mi porti. Vorrei solo oscillare senza fine incollata al tuo respiro, urlare parole di gioia che risuonano nei cuori del mondo e vivere di attimi abbracciata alle mille paure dell'amore. Spesso ho bisogno di perdermi nei frammenti dei nostri esseri. Rubarti gli sguardi ad occhi socchiusi, prima che la notte, vestita di inganni, ci riempia l'anima di nuove emozioni. Solo allora vaneggio illusioni, entrando ed uscendo dalla mia confusione e con essa, ti desti. Ti muovi nei miei gesti. Ti amo, se dormi. Le mie dita dello stesso colore del cielo ti sfiorano gli occhi. So di averti. Il tempo passa. Anche quando non ci saremo più, passerà. Vorrei vedere la mano che allenta i nodi di mille vite e libera le anime dal filo dei ricordi, recarmi nel luogo in cui riposano gli amori finiti per affrontare il dilemma. Il fato, adesso, ci lancia nell'aria come un arcobaleno di farfalle e nelle notti d’amore, inseguo il tuo odore, ringraziando quella stella che ha mentito ed è andata ad illuminare sentieri proibiti senza diminuire il suo splendore. Se la vita è solo fantasia, volerò sulle ali dell'incertezza e ti racconterò una storia in cui nuvole bianche corrono da sempre sui soliti cieli e i destini, spesso, sono aborti di coraggio. Il colore della nostra pelle è diverso. Diverso è il suono delle nostre parole, eppure, nei silenzi e nei respiri sono uguale a te. Il paradiso è senza mura. La nostra voce è una sola. Se penso che tutte le anime tornano perchè hanno peccato, comprendo che il mondo non lo pieghi, gira, è la ripetizione noiosa di un sogno rotondo, infinito, vuoto, che ruota ansioso tra giorni, notti, meteore ed eclissi. Il mondo non chiede perdono, continua a girare e non esisterà oasi o miraggio, delirio o perdono, all'urlo sepolto nelle scure viscere."Scatta una foto, dai! Una foto con perle, conchiglie, coralli e giada. Lega un laccio alla mia caviglia. E che sia per un minuto la mia prigionia! Prima che arrivino i soffi del vento. Prima che il sogno diventi un'invenzione e il cielo finga di essere il mare in un posto qualunque, in un posto che non si dimentica."Una storia d’amore è sempre la stessa. Inizia con i suoni che non avevi mai udito prima e l'aria, la senti scendere giù, sempre più giù, quasi ne percepisci il punto più profondo. I silenzi diventano musica. Li senti suonare come note fuori dagli spazi. Note perverse dai sibili assordanti; ed è Amore. Al suo arrivo la Luna diventa verde, nero il ghiaccio e la nave scivola su un mare rosa tenue. Chi è Amore? Forse una porta chiusa e mentre il tempo scorre, sai che da Amore non si torna più indietro. Strane percezioni acquistano vita in certi momenti è come se il cuore ad un tratto diventasse leggero, un'ala di gabbiano uscisse dall'anima in volo e le sensazioni diventassero una miscela di energie provenienti da un tempo remoto. Sono questi i momenti in cui è necessario lasciarsi andare raggiungendo la vera completezza, riproducendo semplicemente un atto primordiale affinchè la vita continui ad esistere. Dopo mille vite, più che comprendere, dovremmo cercare di prendere, l'unico gesto capace di metterci pace. Di notte, nel sonno, ti osservo dormire. Sospiro. Mi giro su un fianco. Il mio naso è sul tuo. Ti bacio. La notte occulta il mio essere schiava di un corpo, un odore, un sapore e immagini, danzano nel tempo e in terre lontane."Io ti ho vista già." mi dici."Io mai." rispondo."Ma i ragazzi che si amano/non ci sono per nessuno/ e se qualcosa trema nella notte/ non sono loro ma la loro ombra/." ...un verso famoso mi suona nella mente. Non sono una ragazza.Lampi brevi ed improvvisi mi tagliano la mente. Violente sensazioni sincopate mi straziano l'anima. Vivo di forme di amore, di nostalgie e di follia, tra mille fogli sparsi nel letto che tingo di nero come il flusso della mia coscienza. Mi chiedo dove sono le tue donne? Legate ancora alle catene di un amore finito? Imprigionate nei sensi? Ti cercano ancora nei secoli? Sopportano ancora in silenzio come solo le donne della tua terra sanno fare? Ed io, nel tuo letto, non ho più paura e con la lingua tra i denti, cerco un sospiro d’amore che mi salvi. Forse è la fine di tutto, o l'inizio di qualcosa, oppure è l'inevitabile passo di danza che suona di fato. Da mesi respiro parole dal suono diverso, le fermo fra le tue labbra chiuse mentre lascio scivolare le mie dita sui tuoi occhi neri; è un sogno d'inverno ma accanto a me, tu non ci sei, e nei caldi frammenti dei sensi cerco i ricordi per cancellare le interminabili attese. Sulla mia pelle, da ieri, ho tatuato tre stelle e ancora ti aspetto nel buio della notte, nero, come le sere sporche nella casa del vento perse dietro alle schegge di lontani ricordi tra il pozzo e il giardino in cui candide verità volarono come fumo di incensi bruciati sulle speranze in una notte senza fede. Ormai ci sono dentro, ad ogni sguardo ti dico: "Resta!" e mangio neve, sillabando piano le nostre parole d'amore. Ho sperato di lasciarmi alle spalle l'inverno, ho immaginato le tue mani sempre smaniose su un corpo nuovo da stringere forte. Intanto è arrivato Natale e noi siamo ancora qui che incolliamo le stelle al soffitto, in attesa di lui, del suo primo respiro. Siamo qui, con le mani intrecciate. Tra poco mi chiederai di stringerti a me, nudo, come un segreto sospeso al centro delle nuvole per oscillare abbracciati nel sapore di un bacio, al confine di un gesto fragile come noi.La mia voce arriverà dal profondo e tra i gesti, il viso, la bocca, i gomiti, le braccia e le gambe, ti sussurrerà;"Fa che sia amore, solo amore!"Le notti d'amore non hanno tempo, scivolano nei respiri confondendo ragioni e ci stupiscono come l'ultimo aquilone appeso nel blu che accarezza un pezzo di cielo, diventano eterne tra il desiderio e la gioia e si perdono nei frammenti d’azzurro che cancellano i rigidi confini della tua terra. Tra poco, ti sentirò dire “noi” con un suono intimo e diverso e avrò ancora il fiato sospeso.
carina.spurio@libero.it

venerdì 25 luglio 2008

Carina Spurio. Poesie.

Seta

Soffierai sui fili invisibili
della nostra storia,
voleranno liberi
mostrando il colore
nei varchi del vento.
Il giallo del sole
illumina il rosso del mio bacio.
Le tue mani
libere sul mio corpo
seguiranno la via della seta.

Carina Spurio

http://piccolavenere26.spaces.live.com/blog/cns!C6F655D16AFCCA26!546.entry



Carina Spurio, Italia
Sesto senso


Vivimi così,
intenta ad unire fiaba e desiderio
tra le righe di una poesia
lontana dal mondo.
Tienimi così,
tra le mani,
ignorando la mia anima inquieta
in balia dell'umore
di un attimo.
Prendimi così,
accesa come scintilla di fuoco
che illumina la notte,
mentre antitetiche parti di noi,
ballano in silenzio,
in cerca di un suono percettibile.

http://isla_negra.zoomblog.com/archivo/2008/07/02/carina-Spurio-Italia.html

venerdì 4 luglio 2008

Teramo. Alter Ego. Rainska

Rainska
di Carina Spurio

I Rainska, alle ore 19, presso Alter Ego Internet Cafè a Largo S.Carlo presentano il singolo dal titolo; “Le Notti” che anticiperà l’uscita (prevista per settembre 2008) del nuovo album dei Rainska “Lo specchio delle Vanità”.
La presentazione sarà accompagnata da un fresco e ricco aperitivo e da un ascolto dei pezzi tratti dal singolo.
Il gruppo sarà a vostra completa disposizione per spiegare la lavorazione del nuovo album ed esporre i numerosi progetti futuri.

Formazione Rainska

Lorenzo Reale: Voce
Pierpaolo Candeloro: Sax
Angelo Di Nicola: Chitarra
Lorenzo Mazzaufo: Batteria, percussioni
Daniele Giannattasio: Basso
Giovanni Candeloro: Tromba
Michele Ginestre: Trombone

Contatto: www.myspace.com/rainska