domenica 14 ottobre 2007

IX Edizione Premio Nazionale Beato Errico

Sabato 13 ottobre 2007 h:16:30
I Missionari dei Sacri Cuori di Secondigliano hanno festeggiato la IX Edizione del Premio Nazionale di Poesia dedicato al Beato Gaetano Errico, organizzato dall’Associazione Padre Gaetano Errico o.n.l.u.s.
L’incontro con la poesia continua da nove anni e l’interesse nel cesellare nello spazio di una strofa pensieri ed emozioni non è disgiunto dall’arte.
“Liberi. Oltre i processi temporali e i fenomeni storici, un atto di volontà puramente interiore, sterile di risultati visibili, difficile da comprovare e da riconoscere.”
E’ stato questo il tema del IX Premio Nazionale di Poesia dedicato al Beato Errico a cui hanno partecipato l’Onorevole Francesco Rutelli, Ministro per i beni e le attività culturali e Vicepresidente del consiglio, l’Onorevole Rosa Russo Iervolino, Sindaco di Napoli, p. Salvatore Izzo Generale dei Missionari dei Sacri Cuori, Giuseppe Esposito, Presidente Della VII Municipalità, il Dott. Gennaro Ferrara, Rettore dell’Università degli studi di Napoli Partenope, Salvatore Testa, il Dott. Vincenzo D’Onofrio e Antonio Pugliese, Vice Presidente della Provincia di Napoli.
Hanno presentato l’evento la Dott. ssa Rosita Longobardi e il Rettore della casa madre p. Vincenzo D’ Antico.
Il pubblico numeroso ed attento ha applaudito l’arrivo dell’Onorevole Francesco Rutelli seguito dopo pochi minuti dall’Onorevole Rosa Russo Iervolino.
Francesco Rutelli ha ringraziato i Missionari dei Sacri Cuori per avergli concesso l’opportunità di conoscere meglio Secondigliano e racconta ai presenti in sala che dopo aver ricevuto l’invito ha deciso di partecipare in segno di amicizia, stima e gratitudine e così ha concluso il suo intervento pubblico:
“Voglio dirvi che questa breve visita, non rimarrà un appuntamento isolato, perché, noi, le belle contrade italiane le vogliamo far rinascere e vi prego, di considerare la mia presenza qui, come amicizia e confido, in futuro, che ci si possa prendere per mano e andare avanti con amicizia.”
Altrettanto calorose sono state le parole dell’Onorevole Rosa Russo Iervolino che così ha esordito: “ Sono sei anni che partecipo a questo premio e Francesco (rivolta all’Onorevole Rutelli) lo abbiamo visto crescere. Il cammino di crescita del premio ha coinciso con il processo di beatificazione del Beato Gaetano Errico, del quale, non pensavo così presto, si fosse raggiunta la canonizzazione. Francesco, vedrai che ti regaleranno il libro del Beato!
Mi meraviglio di come un invito alla composizione poetica, in un luogo poco famoso e senza tanti mezzi, possa avere ormai questa dimensione nazionale. Come c’è un contagio del male, c’è anche un contagio del bene in questo caso la cultura.”
Alla conclusione dell’intervento del Sindaco di Napoli, p. Salvatore Izzo ha consegnato personalmente le targhe in ricordo del premio di poesia agli onorevoli.
Intense le parole di p. Salvatore Izzo il quale così si è espresso rivolgendosi agli onorevoli ed alle autorità presenti oltre che al pubblico presente in sala:
“La vostra presenza è segno di sensibilità e disponibilità. Ci onora e ci incoraggia ad un maggiore impegno, per quanto ci compete, nel processo di promozione e liberazione dell’uomo da ogni forma di schiavitù, tema proposto nella edizione del premio di poesia di quest’anno.” Poi, rivolto al Ministro Rutelli: “Questa per Lei è la prima visita al nostro quartiere di Secondigliano. Un quartiere le cui problematiche sono ben note e sulle quali le luci della ribalta televisiva spesso si sono accese. Ma, mi creda Sig. Ministro, la maggioranza del popolo di Secondigliano è gente buona, di sani principi e soprattutto, ha una grande voglia di uscire da questa stagione di emergenza per ritornare ad essere un quartiere abitato da gente laboriosa e capace di immaginare e costruire una realtà segnata da sicurezza, progresso e vivibilità.”
Tra un intervento e l’ altro il suono delle parole delle poesie vincenti si sono inseguite tra commoventi metafore e sinestesie, nella voce recitante di Mariagrazia D’Amore. Il canto di ogni verso, ha lasciato intatti i sogni, cullati nelle dinamiche di un tema tanto inconsueto quanto profondo.
I vincitori della IX Edizione del Premio di Poesia Beato Gaetano Errico: per la sezione lingua, il primo classificato è stato Giuseppe Bagno con la poesia “Il muro”, seconda classificata, Assunta Caruso con la poesia “Libero incanto”, terza classificata, Chiara Pollo con la poesia “Voglia di libertà”. Si sono classificati nelle menzioni speciali della giuria; Irene Memoli con la poesia “Libertà”, Mariateresa Di Mauro con la poesia “Grido” e Fabrizio Antilici con la poesia “Il canto del mendicante”.
Per la sezione vernacolo napoletano: Vincenzo Russo con la poesia “ A libertà”, Raffaella Scale “ ‘O curaggio ‘e cagnà” a Adriana Fiore “Vulà senza ‘e scelle”. Le menzioni speciali sono state assegnate ad Antonio Basile “ ‘A libertà” e Gerardo Altobelli “Libertà”.
270 i partecipanti al premio. Le liriche sono state raccolte nell’antologia poetica dal titolo “Liberi” la cui immagine di copertina celebra l’opera di un artista napoletano Adriano Torri (1925-2007).
L’opera, dal titolo “Figura con palloncino” è del 1997, esprime artisticamente il tema di questa edizione del concorso nella volontà dell’uomo che prostrato e provato dalla vita non perde la voglia di giocare.
L’intrattenimento musicale è stato del gruppo “ E sona mò trio”.

I poeti partecipanti hanno confermato quanto al poesia sia scambio, interazione, accoglienza e l’incontro annuale un perpetuo movimento che si arricchisce sempre più di nuove presenze e di nuove voci, arrivate a Secondigliano come portate da una brezza autunnale su una spiaggia mediterranea che hanno restituito vita alla poesia.
Carina Spurio

venerdì 12 ottobre 2007

Carina Spurio Autobiografia

La poesia di una donna.

"Oltre il recinto, fragole mature, oltre il recinto, potrei arrampicarmi, se ci provassi, lo so, le bacche sono deliziose!."
Quasi tutto il genere umano sa, quanto desiderio scatenano i frutti proibiti, anche solo l’immagine di fragole rosse oltre il recinto, descritte dalla Dickinson. Come Eva nel Paradiso, la Dickinson, cede e si arrende "scrivendo" della tentazione e del desiderio di possedere il frutto del piacere, come me, che nel 2005, cedo alle lusinghe di un editore teramano al quale consegno 35 poesie, lui stesso, intitolerà la raccolta di versi "Il sapore dell’estasi". Per strani motivi "Il sapore dell’estasi" non verrà stampato a Teramo. In provincia la percezione umana si fida di una logica solida, di prove che la strutturino e di uno scontato rassicurante. Per fortuna esiste una strana forza che vuole difendere le opere della vita anche quando non sembrano essere meritevoli e il silenzio le travolge. E c’è un’altrettanta forza nel potere della comunicazione a cui, una forma, o un verso imperfetto non fanno difetto. "Il sapore dell’estasi" nasce in Sicilia come se alcuni eventi, non volessero dipendere dalle formule, e una piccola poesia di una fanciulla che dialoga con la "Mezzaluna fertile", in un paese sperduto, possa vincere, attraverso una visione romanzata dal cuore. "Il sapore dell’estasi" prima edizione, registra il tutto esaurito in termini di copie vendute. Nella fase del poi, si cerca un perché, si ha bisogno dello scopo, del "disegno". Si inizia ad illuminare le parti crepuscolari della psiche, in cui risiedono le doppie facce della personalità. Si cerca di capire quanto l’autrice sia camuffata nei suoi versi, e quanto di autobiografico nascondano. E piccole comunità celebrano il luogo comune! Io stessa, credo che nell’anima del poeta passeggi uno strano personaggio, una curiosa figura che somiglia alla sua ombra. Il lato numero due della personalità se vogliamo citare Jung, o il Daimon di Socrate e così il poeta "sente", "avverte", "si chiede" e "non sa". Il poeta ha percezioni amplificate. Può essere tutti o nessuno. Specialmente quando il giorno è finito e la luce fugge nell’incavo della grande montagna. Si assenta al crepuscolo nel momento in cui realizza che ha dato, avuto, capito. Ci sono dolori che restano ignoti al mondo, uno fra questi è il dolore del poeta, quel rovello avvilente, compulsivo che nasce dalla spinta a comporre. Nel 2006, dopo aver partecipato alla fiera dei libri antichi a Bologna, decido di ristampare "Il sapore dell’estasi" in edizione aggiornata, verrà presentato all’Auditorium S’ Carlo il 23 giugno 2006. In ogni esperienza tendo a rivolgere le mie speranze al lettore sveglio, a chi, comprenda all’istante che sotto l’antico tema dell’amore, c’è altro. Una donna che si evolve in un’era che -rilegittima- il suo essere un tempo considerato inferiore. Una donna che lavora, tenace, inquieta, protesa a conquistare una serenità esistenziale che sembra sfuggirle nel momento in cui l’afferra. Una donna innamorata e che per amore riconosce bisogni ed errori. I miei versi spezzati sono vigorosi e laceranti allo stesso tempo e come struggenti note nere, arrivano a vibrare dentro gli sfaccettati abissi dell’anima. Descrivo l’amore con la stessa ardente forza di Saffo e di Alceo ma nelle fugaci liriche, appaiono, come nelle istantanee, le donne del nostro tempo. Donne che parlano, sperano, celano, si confessano. Donne che lasciano trapelare il dolore di un amore non condiviso e lottano contro le avversità del destino, cercano di anticiparlo, donne abbarbicate come ostriche allo scoglio al concetto di "anime gemelle" quando l’amore si veste di clandestinità, e si stringono ancora di più quando condividono un segreto. Sempre nel 2006, partecipo al concorso organizzato dai Missionari dei Sacri Cuori a Napoli e realizzo i versi di copertina dell’antologia poetica, mi classifico a numerosi concorsi nazionali ed internazionali tra i quali, il Concorso Nazionale in metrica Dante Alighieri a Padova mentre contemporaneamente mi occupo della terza raccolta di versi dal titolo "Lacca di garanza" che celebra il risveglio dei sensi in uno dei cinque: la vista."Lacca di garanza" è stato pubblicato a Roma (Giugno 2007) dalla casa editrice "Il filo" dopo un’accurata selezione di autori emergenti e verrà presentato a Roma e a Teramo (sempre all’Auditorium S’ Carlo). La casa editrice romana che ha come Presidente Onorario la poetessa milanese Alda Merini, miscela stili e proposte originali ed è riuscita a conquistare, nonostante la crisi del mercato editoriale italiano, importanti consensi. Nel testo è presente una dedica della giornalista Monica Maggi, giornalista per Il Messaggero, L’Espresso, Grazia e per altre riviste nazionali. La scrittrice è anche docente universitaria alla Facoltà di Scienze Politiche, Roma Tre.
La mia bibliografia comprende 3 libri di versi e 16 antologie poetiche. Tutti i testi sono stati depositati alla Biblioteca Provinciale Melchiorre Delfico, in Via Delfico a Teramo. In un’autobiografia si può leggere come la vita agisce in maniera anomala rispetto alle credenze e noi diventiamo: "ciò che non potrebbe essere altrimenti".
Vivo a Teramo. Continuo a diffondere le mie poesie per tutta la penisola italiana (non escludendo l’estero) e ad agire secondo la mia volontà, senza ascoltare consigli saggi e illuminati e continuando a rischiare per ciò in cui credo.

Carina Spurio