giovedì 14 maggio 2009

Tra l'universo e il mare. Gianpaolo Altamura. Evoè Edizioni


di Carina Spurio
"Nella fissazione della parola lasciata in completa autonomia, l’autore indirizza il suo linguaggio all’immaginazione, all’interno di una scena imbalsamata che resta nel tempo in quanto forma, contro l’istante e il rumore, tra linguaggi evocati e sensi carichi di immediatezza che solo la poesia sa cogliere. Gianpaolo Altamura sa che nella parola è contenuto un messaggio, il quale, lo aiuta ad alleviare un peso, ma trema ugualmente nel profondo del suo essere con tutta la malinconia del suo canto quando la poesia gli parla dentro e il suo sguardo si posa su un volto, nel cielo, nel mare. Quel fragile suono entra nel quotidiano e vi resta, tra le assenze incolmabili e i ricordi struggenti che si depositano all’interno degli umori, incatenato al concetto di amore come unica salvezza del mondo in una poetica che vuole conservare la ricchezza dei sensi per continuare l’esplorazione della vita. Se così non fosse, non si potrebbe ascoltare il suono della memoria vissuta nella parola nera che batte sul palato e scioglie il nodo stretto del pathos rompendo il silenzio. Nulla è casuale mentre si fissano i frammenti della vita nelle parole, ogni piccola parte segue una logica e si inserisce come una tessera nel magico mosaico dell’esistenza. Tuffandosi nell’oscuro abisso interiore Gianpaolo Altamura ritorna alle origini, nel bianco flutto ritrova l’insoluto e lascia le orme della testimonianza sulla spiaggia seppur ancorato alla terra come riflesso tra le righe di un verso famoso di Eugenio Montale: “Ti guardiamo noi, della razza di chi rimane a terra."
Tra l’universo e il mare
Gianpaolo Altamura
Evoè Edizioni
23 maggio 2009 ore, 18.00
Sala Polifunzionale della Provincia
Via Comi n° 11
Teramo

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