lunedì 27 aprile 2009

Retroguardie Limina Mentis Editore


Titolo : Retroguardie Limina Mentis Editore
Autore : antologia di poetica a cura di I. Pozzoni Dati : 2009, 220 p.
Collana : Ardeur
Genere : Poesia
ISBN : 978-88-95881-06-5
€ 15,00


di Carina Spurio

Ad Aprile 2009, con l'editore brianzolo Limina Mentis Editore è uscito il volume Retroguardie. Antologia Poetica a cura di I.Pozzoni. Il testo, curato nei minimi dettagli, deriva da un lavoro di competenza che si ispira ai possibili modi di fare poesia con l’intento di avvicinarsi alla poesia nelle sue varie forme. L’antologia offre un panorama poetico di fine Novecento; secolo diventato l’espressione dell’instabilità dei contenuti linguistici del parlato. Nel frantumato panorama del Novecento da una parte resiste la lirica pura di antichi autori intransigenti, dall’altra, nasce una poetica più intimista e autobiografica che si inserisce tra diari e memorie. Tutte le correnti e le avanguardie del Novecento, partono dalla poetica dell’inespresso, del silenzio, tanto quanto la corrente contraria colma il vuoto con frasi che abbandonano man mano il verso per arrivare a componimenti prosastici. La poesia novecentesca si oppone all’eredità simbolista insieme agli autori che rappresentano tutto il secolo: Jahier, Baccelli; Pavese, Bertolucci. La poesia in prosa con versi lunghi e liberi fu già di Riccardo Baccelli per arrivare al massimo della comprensione di cui si era occupato Saba, con i suoi contenuti dimessi e familiari in veste umile e desublimata. Nel secondo Novecento, l’evoluzione dello stile prosastico si trova in polemica con la linea ermetica e ungarettiana. Alla poesia discorsiva (Solmi e Luzi) si avvicinano giovani autori: Sereni, Fortini, Zanzotto e Sanguineti. Il verso breve del segno poetico sembra annientarsi nel quotidiano che si imprime nel verso lungo e rispetta il suono del parlato, il quale, segue un veloce itinerario e varie evoluzioni nella creazione poetica novecentesca, la quale, assume i tratti dello stile narrativo. Lo stesso Montale, nella sua seconda produzione celebra un verso che non disdegna la prosa. In Retroguardie troviamo tutti i modi possibili di fare poesia di fine Novecento, non a caso, l’antologia poetica si pone come strumento atto a testimoniare il rinnovamento della poesia, per ridare un senso alla stessa raggruppando residui tardoromantici, liriche in cui si celebrano il languore sentimentale, l’astrattezza verbale e un descrittivismo che con termini semplici offre uno scenario quotidiano. Retroguardie! Perché?

Perché Retroguardie? L’’esaltazione del testo-documento, senza nome e senza mercato, rafforzata da relazioni di solidarietà tra editore, curatori ed autori, è estremo antidoto contro i veleni del Post-modernismo e della «morte della cultura» registrati dall’oscillazione schizofrenica moderna tra narcisismi e massificazione. Più che Achille sulla strada d’Ilio (thumos) o Odisseo vittorioso sulla strada del ritorno a casa (logos) ci sentiamo, e interpretiamo l’esperienza poetica attuale, nei panni d’un anonimo Senofonte («emetto suoni stranieri»), sconfitti, in marcia coi diecimila sulla strada dell’Ellade, decisi a resistere contro assalti e imboscate, dopo Cunassa; la nostra sorte - menestrelli combattenti del terzo millennio- è resistere, vinti, in ritirata verso casa. E si sa che valore acquisisca, in ritirata, una buona retroguardia. Ivan Pozzoni

Gli autori inclusi: Umberto Piersanti, Antonio Spagnuolo, Roberto Cogo, Elisabetta Abbondanza, Giovanni Caviezel, Luciana Chitterio, Oretta Dalle Ore, Edoardo Greco, Alessandro Ramberti, Gilberto Antonioli, Andrea Lanfranchi, Gilberto Paraschiva, Luigi Golinelli, Chiara Daino, Carina Spurio, Paolo Ottaviani, Anna Pignatta, Francesca Sensini, Paolo Melandri, Vittorio Baccelli, Antonio Di Giovanni, Paride Mercurio, Eleonora Bellini, Maria Pina Ciancio, Rossella Luongo, Anita T. Giuga, Gabriella Bianchi, Anna De Rosa, Ivan Pozzoni.

mercoledì 22 aprile 2009

Alchimie di Danilo Scastiglia


"Abbandonarsi tra le braccia di eros vuol dire cancellare precedenti punti di riferimento, procedere verso l’unità corpo – anima, per entrare in quell’eternità che Danilo Scastiglia, giovane autore teatino, ben descrive in questa prima raccolta di brevi racconti dal titolo Alchimie in cui tratteggia trame fatte di passione. "
"Nel flusso inarrestabile degli avvenimenti la vita ci meraviglia servendosi delle leggi del corpo, all’interno delle quali nulla ha valore di durata, perché racchiudono entrambi i poli della dicotomia ben-male nell’attimo in cui la folgorazione ha le dimensioni dell’eterno. Alchimie ricorda “Le affinità elettive”, il romanzo di Goethe famoso per l’allegoria chimica che presta le sue sottilissime disgiunzioni e congiunzioni alle sue arbitrarie combinazioni di elementi e riconduce per similitudine alle leggi che regolano i rapporti umani. La materia, in questo caso, sfida le convenzioni classiche, lasciando l’uomo di fronte ai suoi principi. Questo drammatico conflitto è espresso nella lezione di chimica in cui il capitano descrive a Charlotte il percorso del terzo elemento a contatto con le sostanze che si afferrano e si lasciano andare, dotandolo di una sorta di volontà e libero arbitrio, fatale alla fisica dei corpi. Ne è un esempio il matrimonio di Eduard e Charlotte che viene messo in crisi dall’arrivo del capitano e di Ottilie in cui gli eventi elaborano la materia generando nuove sintonie, una delle quali, rispetta la legge dell’attrazione umana che è l’eros, il quale, laddove unisce, poco prima allontana, confermando il suo intento naturale. E sul contrasto eros-tempo, natura-istituzioni Goethe conclude: “Mentre la vita ci trascina, crediamo di agire da noi stessi, di scegliere noi la nostra attività e i nostri piaceri, ma naturalmente, a ben guardare, siamo solo costretti a seguire i piani e le inclinazioni del tempo.”
(dalla prefazione)

Alchimie Edizioni Simple
In Copertina Federico Altamura “Le amiche”
Prefazione Carina Spurio
Presentazione Massimo Avenali
Editor Carina Spurio

sabato 18 aprile 2009

Brochure 2009 di Carina Spurio

"Courtesy Galleria Piziarte"
"Touch Black (Isabelle Adjani)" , acrilico su tela, 50 X 50 cm, 2006.

di Gavino Ganau

Brochure 2009

Carina Spurio è nata a Teramo. Si è diplomata all’Istituto Magistrale Giannina Milli di Teramo. Ha scritto e pubblicato quattro raccolte poetiche: Il Sapore dell’estasi 2005 Edizioni Kimerik riproposto in edizione aggiornata nel 2006, Lacca di Garanza 2007 Ed. Il filo s.r.l Roma. Tra Morfeo e vecchi miti 2008 Ed. Nicola Calabria Editore. Le sue poesie sono state pubblicate in 30 Antologie Poetiche. Due sue Antologie Poetiche sono testo scolastico: Antologia “I Nuovi Poeti Italiani”. 2007, Vincenzo Grasso Editore e “Conoscere la Metrica” attraverso i Poeti Classici Contemporanei. 2008, Vincenzo Grasso Editore. Di recente redatto la premessa del testo poetico “Silenziosi frutti” di Stefania Pierini, edito dall’Accademia della Fonte Meravigliosa di Roma. Collabora con diversi mensili; Hermes Periodico Mensile Di Informazione e Cultura, Domus Periodico Di informazione Immobiliare, Buono e Bello tracciati di cultura, tradizione e società, Eidos Diario rosetano, Notizie Donna Editoriale della Provincia di Teramo, L’Unico quotidiano web di Roma, Il ReteGiornale, Teramani.net .
Dal suo esordio, avvenuto alla Villa Suite di Teramo nell’agosto 2005, la sua produzione letteraria vanta più di 30 testi editi. “Carina Spurio torna con un’antologia curata personalmente dal titolo Narciso dopo aver emozionato il pubblico italiano e straniero (basti pensare al successo di Lacca di garanza – ed Il Filo – nelle librerie francesi). I suoi versi, di una musicalità unica, cantano il microcosmo delle percezioni e coinvolgono il lettore come solo la lingua dei veri poeti sa fare. Evocazione ed immedesimazione si fondono grazie alla forza emozionale di una voce che può considerarsi a buon diritto una delle più nuove delle letteratura.” Collana Evoé Voci.

Gavino Ganau

Nato a Tempio Pausania nel 1966, vive e lavora a Sassari.
Ha lavorato con diversi critici italiani (Claudia Colasanti, Luca Beatrice, Gianluca Marziani, Maurizio Sciaccaluga, Valerio Dehò e altri).
Ha collaborato con Gallerie di Milano, Roma, Genova, Vicenza, Bologna, Udine, Teramo e altre città.
La sua pittura neofigurativa, in bianco e nero e dal forte impatto visivo, è stata alimentata attraverso il confronto con i linguaggi massmediali e le icone popolari della contemporaneità.
http://www.gavinoganau.com/